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La principessa, il drago e il cavaliere.

Chi è davvero il drago che il cavaliere deve sconfiggere?

Il drago da cui il cavaliere deve salvare la principessa per diventare adulto e far evolvere, insieme a lui, anche la principessa è la principessa stessa.

L’uomo deve, dunque, salvare la donna da se stessa: la può denevroticizzare, centrare, porre di fronte al principio di necessità e può aiutarla a compiersi in mille altri modi, tra cui sicuramente anche quello carnale e genitoriale.

Ma la collaborazione di lei è sempre necessaria.

Il cavaliere non può sconfiggere il drago da solo; da uomo vorrei che non fosse così, ma è così.

Le principesse, questo, lo hanno sempre saputo: dal loro drago si sono presentati molti uomini che non sono riusciti a sconfiggerlo solo perché, da essi, quelle principesse non volevano essere salvate. In altri termini, la principessa non vuole essere salvata dal drago e basta, vuole essere salvata dal cavaliere che dice lei.

Il problema di oggi è innanzitutto che non arriva più un cavaliere dal quale la principessa desideri essere salvata, perché di riffa o di raffa nessuno sembra andare più bene.

Nei casi più gravi, addirittura, la principessa si convince, aiutata in questo dalla modernità che le inietta tali convinzioni nella testa, di non aver alcun bisogno di essere salvata – e ovviamente questi sono i casi più gravi e totalmente senza speranza.

Principesse e cavalieri, oggi siamo tutti più o meno impegnati nella ricerca, che è attesa messianica (ormai l’ho detto fino allo sfinimento), della persona giusta, quando invece il sistema delle relazioni tra uomini sembra molto di più essere imperniato sulla capacità di fare il meglio che puoi con il coglione che la vita ti ha assegnato, con le persone che, in qualche modo, ti sono capitate.

L’uomo e la donna artefici del loro destino appaiono così sempre più bloccati, sempre più inconcludenti rispetto ai loro predecessori che, non credendo in loro stessi ossessivamente come si fa oggi, sapendo di avere dei limiti e, soprattutto, di appartenere a qualcuno, finivano per raggiungere molti più obiettivi.

L’indipendenza, dunque, è una sorta di delirio che conduce quasi sempre all’inconcludenza.

Lasciati salvare dal drago.

Ci vediamo lungo la strada.

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