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Giudicare é bello?

Il giudizio é un veleno, sia per chi lo pratica che per chi lo riceve, quando ha per oggetto l’identità delle persone e le loro qualità o difetti.

Chi vuole vivere bene, può sostituire il giudizio con il suo esatto contrario, che é la compassione, una delle vibrazioni più pure e più in grado di renderci davvero umani – e non un branco di autistici che blaterano a caso di empatia come accade per lo più oggigiorno.

Ma quando il giudizio è sui comportamenti, sulle decisioni, sulle condotte, su cosa é opportuno e cosa non lo é?

In quel caso, vale esattamente l’opposto.

Il giudizio, anziche sprofondarti, ti eleva e ti fa crescere, perché la distinzione tra il bene e il male é un momento fondamentale e irrinunciabile di qualsiasi percorso evolutivo e di crescita personale.

Facciamo degli esempi.

Tizio dice che Caia é una donna che non vale niente perché ha abortito.

Questo è il giudizio sulla persona, quello del primo tipo, che avvelena intanto subito comunque chi lo pratica e poi magari, se se ne lascia contagiare, anche chi lo riceve, la nostra povera Caia.

Tizio dice che l’aborto è un male e non va mai praticato.

Qui Tizio non offende nessuno – se Caia si sente offesa non è colpa di Tizio, ma solo di Caia stessa.

Tizio sta solo discernendo tra ciò che è bene e ciò che è male e sta testimoniando il suo punto di vista agli altri in modo che chi concorda possa mutuarlo.

Testimoniare, infatti, significa proporre e mai imporre.

Nel fare questo, Tizio definisce i suoi valori, i suoi confini e, dunque, cresce come persona.

Tizio condannerà sempre l’aborto, ma accoglierà sempre Caia, anche se questa avesse abortito 100 volte, perché lui giudica in astratto cosa è bene e cosa è male, ma é sempre pronto ad ascoltare i suoi simili, perché sa di avere peccato lui stesso per primo infinite volte.

Ma il fatto che ognuno di noi è, a sua volta, un peccatore non significa affatto che si debba rinunciare a dire male al male e bene al bene, cosa che, tutto al contrario, é nostro preciso dovere, per costruire noi stessi e per aiutare gli altri a costruire a loro volta loro stessi.

Le decisioni che prendi, i comportamenti che adotti e metti in pratica, non sono senza conseguenze. Nessuno ti giudica, ma quello che scegli di fare ha sempre delle conseguenze diverse a seconda della decisione che prendi, non puoi mai pensare che tanto é tutto uguale.

Lo so anche io che in una società di autistici sconnessi gli uni dagli altri, dove il counseling naturale é pressoché scomparso, é sempre più difficile prendere decisioni, ma proprio per questo é fondamentale testimoniare quello in cui si crede, perché solo così alcuni altri, che la pensano come te, si sentiranno meno soli e saranno più liberi di decidere veramente.

Devi essere sempre morbidissimo con gli altri, inflessibile sulle tue idee.

Sii un vero uomo, sii una vera donna, vieni nelle terre dell’anima.


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counseling

Cronache dell’Ovest.

Il nazismo voleva creare l’uomo forte, gli anglosassoni vincitori poi però hanno letteralmente creato legioni di Unternmenschen, tanto che oggi potremmo legittimamente indicare l’intero Occidente dominato dalle vespe come un continente unico, quello di Subumania.

Aggiungo anche che Orwell il suo 1984 non se lo é inventato, ma lo ha tratto pedissequamente dall’inconscio collettivo dell’uomo
occidentale, che, dopo la chiusura della sua opera, é diventato persino peggio.

Di tutti i padroni che l’Italia ha avuto nel corso dei secoli, gli Stati Uniti sono quelli di gran lunga più volgari: una cultura buona, popolare, ma anche alta e millenaria é stata sostituita con una subcultura infantile.

Ricordati ben sempre che quello che credi modernità e diritti, come quelli all’aborto, al divorzio, all’eutanasia e tanti altri, sono solo costumi che ti sono stati imposti dai tuoi padroni, non la forza ma con l’inganno, il ché é persino peggio.

Vuoi la riprova? Pensa a quanto questi diritti ti hanno reso felice e soddisfatto o invece quanto ti hanno al contrario rovinato.

Be a real man, be a real woman: vieni nelle terre dell’anima.


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ritagli

Non indurire la tua donna, uomo.

Affrontare sofferenza, difficoltà, prove, violenza e lotte ti rende un uomo via via più mascolino e forte. Facendo cose sempre più difficili e, ancora una volta, dure diventi sempre più uomo, se le affronti nel modo giusto, come occasioni di crescita.

Le donne, però, non sono come te.

Semplicemente, non sono fatte per affrontare la durezza del mondo.

Nonostante tutta la marcia retorica femminista, che ha come scopo proprio quello di danneggiare le donne, facendole vivere in un modo diverso da quello per cui sono adatte, questo che ti dico é vero e rimarrà vero per sempre: sono archetipi codificati dentro di noi, non credere a nessuno quando ti parla di «evoluzione» a riguardo, ci sono cose che non cambieranno mai, grazie a Dio.

Se non sei ancora convinto, dai uno sguardo alla società di oggi e vedi da te se può parlarsi di una società evoluta o non, all’esatto contrario, di una società profondamente involuta.

Le donne, dunque, non sono come noi uomini.

Noi cresciamo nelle difficoltà, loro, all’esatto opposto, maturano proteggendo attentamente il loro valore da eventuali danni,
proteggendo la natura fragile della loro femminilità.

Le donne hanno tre volte più sensori tattili nella loro pelle, che è più sottile e morbida. Le loro ossa sono più fragili, hanno meno massa muscolare e il loro sistema nervoso centrale più sensibile non può sopportare la stessa stimolazione del nostro. Hanno bisogno di più sonno e, sì, anche di più grasso corporeo di noi, tant’è vero che quando, convinte dalla malefica propaganda della estrema magrezza a tutti i costi, si mettono a dieta ferrea, diventano infertili perdendo il ciclo. Il loro diverso assetto ormonale causa alti e bassi emotivi.

Le donne sono il «vaso più debole».

Dire questo oggi é difficile perché significa uscire da quella retorica marcia con cui sono state avviluppate e soffocate le donne negli ultimi decenni, tanto che chi non vi si unisce ed accoda sembra volerne parlar male. In realtà, chi focalizza la maggior delicatezza delle donne, cosa che é una realtà biologica ed oggettiva, é perché vuole fondare uno speciale riguardo verso le stesse, speciale riguardo che per le donne non é un optional, ma é ciò di cui hanno bisogno.

Chi ha detto che anche la debolezza, se la accetti come tale, non è una forza di cui c’è necessità nelle società umane?

Ricordo spesso una meravigliosa frase di San Paolo, che diceva: «se devo essere orgoglioso di qualcosa, allora lo sarò della mia debolezza».

Questo femminismo assurdo che insegna alle donne che i maschi fanno schifo e, contemporaneamente, che le donne devono essere come i maschi, ha privato le donne del loro diritto alla delicatezza, alla flessibilità, alla dolcezza, ad occuparsi delle cose sottili, lasciando tutti i lavori più sporchi e rozzi ai maschi.

Questa retorica soffocante e falsa per cui le donne dovrebbero essere e sono forti ha tolto dalle mani delle donne le cose più preziose di cui si sono sempre occupate, come un gioiello caduto in un pozzo per colpa di un gesto maldestro.

Quasi tutte le giovani donne sono femminili. È nella loro natura. Ma una vita difficile, fatta della necessità di respingere l’attenzione di uomini di basso valore, combattere con uomini sul lavoro o affrontare le stesse durezze che rendono un uomo migliore, toglierà presto loro quella morbidezza amabile, finendo per farle diventare dei pessimi maschi.

Non siamo uguali.

Gli uomini virili vogliono una donna dolce, morbida e femminile.

Ma – il punto é questo – non puoi averla se le assegni un ruolo nella famiglia che la sovraccarica e la costringe a essere mascolina, a fare il lavoro dell’uomo, per ore al giorno, lasciandola esausta.

Le donne sono ovviamente capaci di essere molto forti, ma il costo da pagare è rinunciare alla loro femminilità.

É un affare di totale sconvenienza.

Soprattutto, non è giusto. In definitiva, non è umano.

Non è umano il trattamento che la società di oggi riserva alle donne. É letteralmente disumano.

La tua donna ha bisogno di un trattamento migliore di te. Proprio come i tuoi figli hanno bisogno di un trattamento ancora migliore di lei. Se questo ti infastidisce, il matrimonio, le donne e i figli non sono per te.

Nulla di tutto ciò riguarda il denaro o il lusso. Le donne non hanno affatto bisogno del lusso per essere femminili. Non devi spendere grosse somme di denaro per prenderti cura di lei.

Il denaro può aiutare e così anche l’aiuto concreto che puoi procurarti con il denaro, come la collaborazione di altre persone. Ma non è questo.

Dare un buon trattamento alla tua donna riguarda il modo in cui interagisci con lei. Sei una fonte di leadership, guida, protezione, comfort, forza e supporto per tua donna? La aiuti quando è sopraffatta dalle cose e sente di non farcela più?

Questo è il modo per prenderti cura di una donna.

Se sei una donna che legge questo, presta attenzione agli uomini che incontri e alle loro attitudini riguardo al prendersi cura delle loro donne.

Se sei un uomo, inizia a fare il tuo dovere.

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counseling

8 cose su quanto dura un percorso di counseling.

1) Innanzitutto dipende dal motivo per cui si è iniziato il percorso e quindi dal tipo di lavoro che ne é oggetto.

2) Se il percorso é stato iniziato per affrontare un singolo problema specifico, come un dolore, una separazione, un lutto, un momento difficile, allora ovviamente la durata del percorso sarà legata a quella della situazione su cui si sta lavorando.

3) Anche intervenendo su un problema specifico é difficile fare previsioni precise di durata, dipende sempre da come reagisce una persona e soprattutto da come collabora col percorso; una cosa positiva è che, dopo due o tre massimo sedute, si può già avere un’idea di come le cose stiano andando.

4) Un altro tipo di ragione per cui si fa counseling, diverso da quello imperniato su un problema specifico, é semplicemente quello di fare crescita personale: irrobustire spirito e anima sempre più, in modo da avere la celebre resilienza tutte le volte che c’è da affrontare qualcosa.

5) Questo secondo tipo di percorso dura quanto vuole la persona che lo segue e, soprattutto, si svolge con la frequenza desiderata da quella persona: come ha detto Erich Fromm, il compito dell’uomo é quello di costruire se stesso ed è un compito che dura tutta la vita.

6) Una volta uscita dalla «fase acuta», la persona che segue un percorso di counseling per un motivo specifico potrà decidere a sua completa discrezione se continuare, magari con una frequenza più rada, gli incontri, oppure di interrompere del tutto, salva la possibilità di ritornare a farne in qualsiasi momento.

7) Nel momento in cui si sceglie di interrompere, o sospendere a seconda del punto di vista, un percorso di counseling, é
raccomandabile rimanere collegati alle risorse principali offerte dal counselor, che nel mio caso sono il blog, il canale YouTube e il podcast di terre dell’anima, in modo da poter continuare a lavorare autonomamente, cogliendo gli spunti offerti dalla risorse e dai contenuti messi a disposizione gratis per la crescita personale.

8) Per quanto riguarda la frequenza degli incontri durante il percorso, anche quella la sceglie a sua discrezione la persona che lo segue, in base sia alle proprie esigenze sia al tipo di percorso: può essere un incontro alla settimana, ogni due, uno al mese, inoltre può essere di un’ora, di due o più, sempre a discrezione del cliente.


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Persone tossiche: la corsa a eliminarle.

In quel tempo, Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.» (Mt 18,21-35)

Nella tua smania di procedere ad eliminare le «persone tossiche», applicando gli ultimi slogan motivazionali che hai trovato sui social, ricordati ben sempre che ogni persona ha qualcosa di tossico o, per meglio dire, disfunzionale, compreso te stesso.

Se la pulizia del tuo sistema relazionale significa espungere tutte le persone che qualche volta non ti hanno ascoltato, ti hanno fatto sentire inadeguato, non sono state disponibili o ti hanno offeso, allora preparati a ritrovarti completamente da solo entro pochi mesi al massimo, cosa che rappresenta il vero scopo delle convinzioni disfunzionali e demenziali oggi dominanti.

Le relazioni non sono oggetti che si buttano quando hanno dato cattiva prova, salvo casi estremi, ma situazioni sulle quali si può lavorare in ogni momento. Buttare una relazione appena c’è in essa qualcosa che non va è consumismo e capitalismo hard core applicato agli esseri umani: non va bene!

In ogni relazione disfunzionale c’è qualcosa di buono, come insegna la storia di A child called it, di David Pelzer, cui consiglio a tutti di dare un buon ripasso.

Soprattutto, quando pensi di non poter perdonare gli altri, hai considerato che il primo ad essere stato perdonato, o comunque ad aver bisogno di esser perdonato, a volte, sei proprio te stesso?

Il cristianesimo ti insegna a perdonare mentre la satanica modernità, tutto all’opposto, ti insegna a serbare rancore per sempre, ma se segui la dottrina di Cristo avrai relazioni soddisfacenti e felici, in cui ognuno dei due protagonisti accetta se stesso e l’altro con tutti i suoi limiti, difetti e inadeguatezza, se, invece, segui gli insegnamenti del mondo ti troverai presto solo col tuo livore.

Pensaci.


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counseling

Protocollo del buonumore

Non è raggiungere i tuoi obiettivi che ti darà la felicità, ma è, all’esatto opposto, avere già la felicità che ti farà raggiungere i tuoi obiettivi.

Premesse

Quando inizio un nuovo percorso di counseling, oltre all’ascolto delle problematiche individuali e al lavoro sulle stesse, propongo un protocollo del buonumore, destinato a lavorare sul «terreno», sul «fondo» e quindi a livello di sistema, tramite interventi di tipo generale e che solitamente sono utili e funzionali per ciascuno, salvo le soggettività individuali.

A volte ci sono anche da correggere delle cose.

L’esempio più ricorrente è l’assunzione di acido folico di sintesi da parte di soggetti che hanno la mutazione MTHFR, una mutazione estremamente diffusa, che purtroppo è dannosa perché impedisce l’assimilazione delle vitamine del gruppo B in forma utile. Purtroppo l’acido folico è contenuto in molti prodotti multi vitamine e minerali, tra cui i più diffusi e disponibili in farmacia.

Solitamente, consiglio di iniziare questo tipo di integrazione, eventualmente coordinandola con quella già in atto per aspetti specifici o che comunque la persona riconosce avere già dato buoni risultati, eliminando i prodotti che non offrono sufficienti garanzie di qualità e sostituendoli con prodotti analoghi ma meglio formulati.

In seguito, chi vuole può fare anche il test per la mutazione MTHFR, come io consiglio, ma il protocollo del buonumore si può iniziare tranquillamente subito. 

Perché iniziare a lavorare sul tono dell’umore a livello di sistema?

Intanto perché, come recita l’epigrafe, non è raggiungere la felicità che ti farà avere i tuoi obiettivi, ma funziona all’esatto opposto: è essere già felice che ti farà raggiungere quello che ulteriormente desideri. 

Questo è già un motivo ampiamente sufficiente per iniziare e seguire il protocollo.

A parte ciò, peraltro, vale anche la considerazione per cui questo protocollo non serve solo ad alzare il tono dell’umore, un effetto sicuramente desiderabile per tutti, ma produce anche diversi ulteriori effetti benefici, tra i quali il più importante è quello di ridurre l’infiammazione sistemica, aiutare il riposo notturno, diminuire lo stress e apportare uno stato di calma maggiore.

Questo protocollo è particolarmente importante per chi segue diete vegetariane o, a maggior ragione, vegane o per chi soffre di disturbi del comportamento alimentare (dca) come anoressia, bulimia, vomiting e altri, dove per ovvie ragioni le carenze nutrizionali, ma anche quelle spirituali, sono importanti e non trascurabili. Sulle diete vegetariane, che a mio giudizio in un percorso di salute non sono funzionali, puoi leggere anche questo precedente post.

Verifica col tuo medico o specialista.

Non il solito disclaimer, leggi attentamente questo paragrafo perché contiene informazioni e considerazioni utili. 

Naturalmente io non sono un medico e devi verificare con un professionista la compatibilità di questi integratori per il benessere generale con eventuali tue patologie particolari.

Se già assumi dei farmaci, ugualmente devi verificare col tuo medico di base, o specialista, la compatibilità e la possibilità di interazioni con gli integratori consigliati. Inizia comunque anche leggendo il foglietto illustrativo dei farmaci stessi.

Ad esempio, gli omega 3 determinano un effetto di fluidificazione del sangue che potrebbe essere interessante o rilevante per chi assume farmaci con effetto analogo come il celebre Coumadin.

Se non hai patologie particolari e non assumi sistematicamente farmaci, questo protocollo che ti offre solamente sostanze nutritive in più non dovrebbe darti alcun problema; ugualmente è più prudente sentire lo stesso cosa ne pensa il tuo medico. 

Aggiornamento del protocollo.

I prodotti indicati in questo protocollo sono gli stessi che uso io personalmente, dopo averli provati e dopo averne provati altri dello stesso tipo, scegliendo quello che per formulazione e forma (compresse, polvere, gocce, ecc) mi soddisfaceva maggiormente.

La forma dell’integratore dipende anche dai gusti individuali, c’è chi ad esempio preferisce le gocce, chi le capsule per maggior praticità; se non trovi il prodotto che preferisci, lasciami un commento o scrivimi in privato e vedrò se possibile trovare un prodotto analogo a quello indicato nel protocollo che però abbia la forma che preferisci.

Fai sempre gli ordini da questa pagina perché quando trovo un prodotto migliore lo sostituisco a quello precedentemente indicato, tenendo aggiornato il protocollo.

I singoli integratori.

Magnesio – Potassio – Creatina

Per l’integrazione di Magnesio, a mio giudizio il prodotto migliore è il Massigen Magnesio e Potassio zero zuccheri. 

Contiene anche sali di potassio, che spesso è trascurato mentre specialmente d’estate è piuttosto importante, e anche un po’ di creatina che non fa assolutamente male, anzi.

Inoltre è dolcificato con eritritolo, che a mio giudizio è il miglior dolcificante alternativo allo zucchero.

La confezione raccomanda una bustina al giorno, di default ne prendo un paio, d’estate arrivo fino a sei. Oltre a prenderlo al mattino appunto tutti i giorni, ne prendo un paio di buste quando vado ad esempio a giocare a calcio specialmente quando fa molto caldo e noto la differenza.

Con l’acqua frizzante e il ghiaccio a volte mi faccio una specie di aranciata che a me piace tantissimo.

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Omega 3

Gli omega 3 sono fondamentali per il benessere cerebrale e dell’integro organismo, per me sono da prendere sia senza lesinare sulla quantità sia senza risparmiare sulla qualità. Prendere un olio di pesce di qualità scarsa, infatti, significa non solo buttare dei soldi ma danneggiare la propria salute: lascia stare.

Se li vuoi prendere, devi prendere un prodotto certificato IFOS, che offre un minimo di garanzia di qualità.

Prendi indicativamente da uno a quattro softgel al giorno.

SAMe S-adenosil-L-Metionina

Questo è un integratore meraviglioso, che aiuta tantissime funzioni dell’organismo è che è particolarmente importante per chi ha la mutazione MTHFR.

Ha due svantaggi:

  • è piuttosto costosetto;
  • è preferibile prenderlo lontano dai pasti, cosa per me solitamente scomoda.

Ugualmente può essere molto efficace per tanti aspetti, quindi ti consiglio di non ometterlo e di iniziare a prenderlo, se possibile in ragione di due assunzioni, una a metà mattina e una a metà pomeriggio; se proprio non riesci, o se devi far quadrare i conti, prendilo una volta al giorno.

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Vitamina D e K

La cosa più bella che puoi fare è stare al sole, più tempo e per più estensione di pelle che puoi.

So che la saggezza dominante è quella di non esporsi o farlo solo dopo essersi cosparsi di ignobili creme chimiche assertivamente protettive, ma io la penso all’opposto.

Innanzitutto, non devi MAI spalmarti sulla pelle qualcosa che non saresti disposto ad ingerire, perché attraverso l’epidermide viene assorbito dal nostro organismo.

Quindi comunque evita qualsiasi prodotto chimico o di sintesi, anche   perché se hai la mutazione MTHFR fai particolarmente fatica a detossinare.

Per il resto è una tua responsabilità. Personalmente mi espongo liberamente al sole da febbraio a novembre senza usare da anni alcuna crema protettiva, ma semplicemente seguendo la gradualità delle stagioni e delle possibilità di esposizione.

Detto questo, la vitamina D, in combinazione con la K, integrala, specialmente d’inverno è particolarmente importante.

Io amo un prodotto in gocce che ha al suo interno sia la D che la K e che è diluito in olio di cocco, che a me piace molto di più dell’olio di oliva del dibase. 

Le gocce offrono anche l’ulteriore vantaggio di poter essere dosate, una goccia corrisponde a 1000 UI (unità internazionali) così puoi prendere le gocce che vuoi, magari di più d’inverno e di meno d’estate o comunque a seconda del tempo trascorso al sole.

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Vitamina C

Il discorso sulla C è lunghissimo e non è il caso di affrontarlo in questa sede. 

Un medico americano, Thomas Levy, ha scritto un libro sulla C significativamente intitolato «Primal panacea»: già dal titolo (mi riferisco al termine «panacea», che anche nella nostra lingua indica il rimedio per tutti i mali) si può capire come la C sia una sostanza fondamentale per il buon funzionamento dell’organismo umano, specialmente in caso di infezioni o per la prevenzione delle stesse e quindi, in definitiva, per la regolazione del sistema immunitario.

Tutti i mammiferi producono la C nel proprio fegato, tranne gli umani e i porcellini d’india (che, proprio per questo motivo, vengono usati come cavie nell’industria farmaceutica); nel fegato esiste l’intero apparato per la trasformazione del glucosio nella C, ma per un difetto genetico questo apparato, che un tempo funzionava anche negli umani come negli altri animali, ora non funziona più.

Per questo bisogna integrare, per sopperire alla mancata produzione da parte del fegato, che era prevista «per design» e che si è persa a causa di una mutazione poi trasmessa all’intera specie; così come si deve assumere acido folico metilato se si ha la mutazione MTHFR.

Prendi almeno 3 grammi di C al giorno: 1 al mattino, uno a pranzo, uno alla sera.

A proposito: limoni, arance, kiwi e cose del genere non servono assolutamente a NIENTE. Per assumere le dosi necessarie di C dovresti mangiare un camion intero di arance; mangia pure la frutta, ma la C devi integrarla per avere le dosi che produrrebbe il tuo fegato se non fosse difettoso.

Se per caso ti ammali, o patisci allergie stagionali, puoi anche aumentare la dose. Personalmente ne ho preso anche sino ad oltre i 50 grammi al giorno, in caso di infezioni.

Per integrare la C, ho trovato un prodotto in compresse che non contiene alcun eccipiente e che praticamente è acido ascorbico pressato, che adoro.

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Complesso gruppo B

Le vitamine del gruppo B sono fondamentali per il tono dell’umore e per una serie di funzionalità fondamentali dell’organismo.

Qui il prodotto migliore è sicuramente il B-Dyn di Metagenics, che contiene anche folati già metilati, oltre a sostanze di complemento.

Prendi una compressa al giorno.

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Conclusioni.

Alcune considerazioni finali prima che tu proceda all’ordine dei prodotti e inizi ad assumerli.

Puoi prendere anche un multivitaminico e multiminerale insieme a questi, ma verifica che non ci siano sostanze poco funzionali, come purtroppo nella maggior parte dei prodotti di questo genere.

Per molti motivi, ti consiglio di acquistare su Amazon: prezzi di solito più bassi, consegna velocissima, restituzione senza fare questioni in caso di problemi sulla merce, serietà generale. 

Per qualsiasi domanda, puoi contattarmi in privato o lasciare un commento qui sotto; meglio se lasci un commento qui sotto, quando possibile, così la risposta potrà essere utile a tutti.

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Crescita individuale: perché è l’unica via.

«In tanti aspettano l’arrivo di un nuovo mondo, ma pochi sono disposti ad essere una nuova umanità.» Chantal Dejean

Molte persone sognano un futuro migliore, ma pochi sono pronti a cambiare se stessi per renderlo possibile.

La citazione della scrittrice Chantal Dejean sottolinea
l’importanza dell’impegno personale nella creazione di un futuro migliore.

Ci sono molte sfide che affrontiamo come società, ma la risposta a questi problemi non può essere trovata esclusivamente dalle azioni del governo o dalla tecnologia, ma anche dalla nostra capacità di evolvere come esseri umani.

La frase ci ricorda che per costruire un futuro migliore, dobbiamo essere disposti a cambiare noi stessi e ad adottare nuovi
comportamenti e valori.

Questo significa avere una mentalità aperta e disposta a imparare, a comprendere le diverse culture e punti di vista, a essere empatici e a lavorare insieme verso un obiettivo comune.

La citazione di Chantal Dejean è un richiamo all’azione, un invito a essere parte attiva nella creazione di un mondo migliore, piuttosto che aspettare passivamente che accada.

In definitiva, questa frase ci incoraggia a essere una “nuova umanità” e a impegnarci per creare un futuro migliore per tutti.


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Le parole sono incantesimi.

C’è ancora qualcuno che non sa che le parole sono altrettanti incantesimi?

Se ci fosse, sarebbe bene per lui che al più presto scoprisse, prendesse coscienza di questa fondamentale verità.

Ogni volta che scegliamo e poi pronunciamo, o anche solo pensiamo, una parola, modifichiamo, anche se a volte solo di poco, la realtà.

Con le parole che scegliamo per essa, cambia il modo in cui guardiamo quella realtà e il modo in cui la guardiamo cambia la realtà stessa.

Non servono formule magiche per lanciare incantesimi per cambiare le cose, ogni singolo termine é un potente incantesimo in sé.

Quando una persona é abile a parlare o nello scrivere, dici che quella persona ti «incanta» ed in effetti è proprio quello che fa: ascoltando quella persona, o leggendo i suoi testi, vedrai la realtà in un modo diverso da prima.

Se quel modo ti sarà più gradevole di quello di prima, continuerai ad ascoltare quella persona o a leggere quello che scrive via via con sempre più entusiasmo, perché senti che le sue parole ti stanno cambiando per il meglio.

Come per ogni magia, tuttavia, c’è sempre un rovescio della medaglia: questo ce l’hanno insegnato molto le fiabe che abbiamo ascoltato da piccoli e che sono state la nostra vera formazione ed educazione.

Ogni parola, oltre al significato contemporaneo, porta con sé infiniti ulteriori segni raccolti nel corso del tempo, come l’acqua di un fiume che ha percorso chilometri prima di arrivare al mare e che ha scelto, lungo il suo viaggio, infinite particelle di materia come compagne, diventando un tutt’uno con esse.

Così le parole, passando di bocca in bocca, di cuore in cuore, nel corso dei secoli e dei millenni, si sono caricate dell’energia e delle vibrazioni che ad esse erano connesse per tutti coloro che sono venuti prima di noi.

Quando usi una parola, dunque, attivi non solo il significato che la stessa ha per te oggigiorno, ma anche tutti gli altri significati che ha avuto per gli altri nel corso del tempo.

Per questo é fondamentale conoscere la storia delle parole, che si chiama etimologia.

Ci sono delle lingue oggi chiamate morte, come il latino e il greco antico, che in realtà sono all’esatto opposto vivissime, parlate quotidianamente pressoché in tutto il mondo tramite l’utilizzo delle parole contemporanee che ne costituiscono le, più o meno evidenti, vestigia.

Poco fa ho usato ad esempio la parola etimologia, che nelle sue fondamenta contiene la parola greca λόγος.

Se pensi che questa sia una parola dappoco, leggi qui:

«Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος, καὶ ὁ λόγος ἦν πρὸς τὸν θεόν, καὶ θεὸς ἦν ὁ λόγος»

É la frase con cui inizia il vangelo di Giovanni: «In principio era il logos, e il logos era presso Dio
e il logos era Dio»

Il logos dunque é Dio.

Poco fa, dunque, ho utilizzato una parola che, pur senza sembrarlo, ha anche fare con Dio.

C’è da riflettere molto su questo.

La verità è che quando parliamo, scegliendo e utilizzando le parole che ci servono per dire quel che dobbiamo dire, non abbiamo davvero idea di quello che stiamo dicendo e, soprattutto, delle energie che stiamo attivando.

Possiamo cercare di avere, a riguardo, quanta più consapevolezza possibile, ma ci sarà sempre una sfumatura, un segno, un qualcosa che esce dalla nostra sfera di dominio nelle parole che usiamo.

Fare un discorso, dunque, é come comporre un mosaico utilizzando frammenti di pietre antichissime, che, una volta incollate al pannello, potrebbero assumere sfumature e colori diversi, generando un quadro finale diverso da quello che avevamo in mente.

Devi stare attento quando scegli e combini le tue parole. Vai a vedere, tutte le volte che puoi, la loro storia, il loro etimo, é incredibile quante cose potrai scoprire in quel modo.

Uno strumento meraviglioso che puoi utilizzare online in modo del tutto gratuito e che personalmente consulto molto spesso é il dizionario etimologico che puoi trovare qui:

www.etimo.it

segnati l’indirizzo e prova a consultarlo per alcune delle parole che vuoi utilizzare la prossima volta che scrivi qualcosa.

Il potere é, ed é sempre stato, nelle tue mani.

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Perché onlyfans é devastante per le donne.

Il compito del cattolico romano, di ogni cristiano, oggi è quello di testimoniare la bellezza in un mondo che sembra determinato ad allontanarsene quanto più possibile.

Bisogna dire alle donne, con determinazione e costanza, che una famiglia, dei figli sono estremamente meglio che guadagnare anche 10.000 euro al mese mostrando il q-lo su onlyfans a uomini bavosi e stolidi, incapaci di relazionarsi con una donna vera.

La vita premia la vita, non chi la distrugge, la annebbia o
contribuisce ad obnubilarla sempre di più…

L’uomo é una creazione di Dio e chiunque va contro qualsiasi uomo sta facendo un peccato contro Dio, di cui gli verrà puntualmente presentato il conto, perché le leggi dell’anima sono se possibile ancora più puntuali di quelle della fisica.

Guadagnarsi da vivere, sia pure in modo opulento, approfittandosi dell’infimo livello evolutivo altrui costituisce un bagno di sangue a livello energetico e, soprattutto, trasmette all’inconscio di chi adotta queste pratiche un messaggio di grave disvalore interiore, che devasta la coscienza di sé e conduce la donna a reificarsi con le proprie mani, cioè a costituirsi in un oggetto, che vale in quanto tale e non come anima, ovviamente finché non deperisce.

Queste pratiche, che le trombe del mondo incoraggiano tutti i giorni, precipitano le donne nel mondo della materia, e ve le incatenano, un vero e proprio inferno sotterraneo dal quale molto difficilmente potranno mai risalire.

Non è affatto vero che questa sarebbe prostituzione «soft» che almeno mette le donne al riparo da violenze e malattie, perché qui ci sono malattie dell’anima gravissime e molto difficili da guarire, alimentata dalla corruzione del denaro e del benessere.

La donna che va per il mondo a prostituirsi, incontra i suoi clienti, li guarda negli occhi e li tocca, assumendosi tutti i rischi di una relazione reale, é molto più autentica di chi vorrebbe vendere fotografie di spicchi di carne su onlyfans.

Of non è modernità, non è empowerment, non é emancipazione: é solo bruttezza e degrado.

Donne, ribellatevi a questa modernità che vi schiaccia, nel senso anche etimologico di tornare al bello.

Tornate ad essere custodi della vita e della bellezza dell’anima.

Senza se e senza ma.

Evviva noi.

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Giudicare: anche oltre la morte.

Ci sono persone, purtroppo per loro, in cui il vizio velenoso del giudizio non viene meno nemmeno di fronte alla morte, che, invece, come tale restituisce a tutti l’innocenza, qualsiasi cosa possano aver fatto in vita.

Provo compassione per chi é talmente presuntuoso da non riuscire a smettere di giudicare nemmeno di fronte alla morte, perché il giudizio è un veleno potentissimo per l’anima di chi lo pratica.

L’uomo di oggi ormai fatica sempre di più a capirlo, ma il non giudizio, il perdono, sono gesti che si deve meritare chi li pratica, non, invece, chi ne é destinatario, che rispetto ad essi rimane molto meno interessato.

Chi si infarcisce di giudizio in questo modo, finirà per usare lo stesso metro di valutazione anche quando, poi, si volterà indietro per considerare se stesso, finendo ulteriormente per vedersi sempre e costantemente inadeguato.

Il giudizio è come un paio di occhiali che inforchi: una volta che te li sei messi, vedi tutta la realtà attraverso di essi.

Ecco perché una delle prime mosse strategiche che suggerisco alle persone che seguo nella mia pratica di counseling, per aumentare la cosiddetta autostima, é proprio quella di cercare di smettere di giudicare, sostituendo al giudizio il suo contrario, cioè la compassione.

Chi non riesce ad essere compassionevole rispetto ad un uomo che é già morto si trova ad uno stadio evolutivo particolarmente basso e si trova ad avere molto più lavoro da fare a riguardo.

Purtroppo, spesso queste persone possiedono importanti disfunzioni a livello di consapevolezza, finendo per percepirsi persino eticamente superiori agli altri per il fatto di avere un giudizio che si estende «oltre la morte» e per il fatto di «non dimenticare», facendo un vanto delle proprie magagne e rendendo così l’inizio del lavoro su di sé ancora più difficile. Questo purtroppo é inevitabile quando ci si trova ad un basso livello evolutivo, dove tutto e più confuso e un vero discernimento é difficile.

Ascolta sempre il tuo cuore.

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